Il problema sessuale più diffuso tra gli uomini è quello dell’eiaculazione precoce, ovvero l’arrivare all’orgasmo ed eiaculare lo sperma in tempi troppo brevi da poter essere ritenuti soddisfacenti. Uno dei vari rimedi tra i più diffusi è quello della crema ritardante, insieme a spray e olio ritardante e preservativi ritardanti.
La crema ritardante viene spesso ricercata anche da chi non soffre di una particolare precocità nell’eiaculare, ma desidera semplicemente avere un’erezione più duratura in termini di tempo prima di arrivare all’orgasmo. In pratica per poter fare sesso più a lungo.
Tuttavia, anche se come soluzione per ritardare l’eiaculazione viene ampiamente pubblicizzata su numerosi siti web che la presentano come rimedio facile e privo di effetti collaterali, la realtà riguardo la crema ritardante è ben diversa da come viene presentata. Quindi, se sei alla ricerca di una crema ritardante nell’illusione che questa sia un valido e sicuro rimedio per ritardare l’orgasmo e l’eiaculazione, è bene che tu legga questo articolo fino in fondo perché tra poco scoprirai la realtà su:
- Cosa è esattamente la crema ritardante.
- A cosa dovrebbe servire.
- Cosa accade realmente quando viene usata (fai molta attenzione a questo punto!).
- Gli effetti collaterali di altri rimedi.
- Rimedi alternativi più efficaci e privi di effetti collaterali.
Cosa c’è dentro la crema ritardante per le eiaculazioni precoci? A cosa serve?
La crema ritardante è un prodotto a uso topico che andrebbe spalmato sul pene – e in particolare modo sul glande che è la parte più sensibile – prima del rapporto sessuale, al fine di desensibilizzare il pene e renderlo meno sensibile allo sfregamento durante la penetrazione vaginale o anale, in modo tale che il maschio possa avvertire meno lo stimolo eiaculatorio e riuscire a ritardare l’emissione dello sperma e l’orgasmo.
Sia la crema che gli spray e gli olii ritardanti contengono sostanze farmacologiche anestetizzanti e le più utilizzate sono le seguenti:
Queste stesse sostanze anestetiche e desensibilizzanti sono contenute anche all’interno dei preservativi ritardanti. La sostanza anestetizzante e desensibilizzante viene assorbita dalla mucosa del glande del pene, rendendolo molto meno sensibile o del tutto insensibile allo sfregamento e a qualsiasi genere di stimolo tattile.
Anche se molti siti web promuovono queste creme come 100% naturali, la verità è che lidocaina, prilocaina e benzocaina sono sostanze chimiche farmacologiche anestetizzanti, spesso usate anche in alcune pomate per lenire le ustioni cutanee.
Già il fatto che si tratti di sostanze farmacologiche dovrebbe indurre l’uomo a chiedere il parere del proprio medico prima di utilizzarle, perché potrebbero interagire negativamente con altri trattamenti farmacologici in corso o non essere adatte al soggetto in questione, poiché non compatibili o per via di allergie soggettive a tali sostanze.
A livello teorico, divenendo il pene meno sensibile poiché desensibilizzato dalla crema ritardante, l’uomo dovrebbe riuscire a prolungare la penetrazione senza avvertire lo stimolo ad eiaculare troppo in fretta, e in questo modo dovrebbe riuscire a durare più a lungo senza problemi. Ma la realtà è che i problemi molto spesso ci sono lo stesso, anche se molto differenti da quello che ci si aspettava e dalle promesse di chi propone le creme ritardanti…
Uno fra i tanti problemi della crema ritardante è la poca praticità di questo rimedio. Alcuni produttori suggeriscono di spalmarla sul pene poco prima di iniziare la penetrazione, perché l’effetto desensibilizzante è solo temporaneo, mentre altri suggeriscono di spalmarla 10 minuti prima di iniziare la penetrazione per poi lavarla via dal pene prima di iniziare la penetrazione.
Viene da chiedersi se la partner femminile sarà tanto paziente ed eccitata nel vedere il proprio uomo che si spalma il pene di crema prima, attende 10 minuti, si va poi a lavare il pene, e in seguito torna per poter finalmente iniziare la penetrazione. Diciamo che come dinamica non è proprio il massimo dell’erotismo, ma più che altro un processo macchinoso e sicuramente noioso.
Ma i problemi e gli effetti collaterali secondari della crema ritardante iniziano spesso durante la penetrazione, quando ci si dovrebbe divertire e gioire di più. Infatti moltissimi uomini che hanno provato la crema ritardante lamentano che:
- Durante la penetrazione il pene diventa talmente insensibile, che non si prova nessun piacere o non si sente persino nulla.
- A causa della mancanza di piacere (perchè il pene è desensibilizzato dalla crema ritardante) si perde spesso l’eccitazione mentale e di conseguenza si perde molto spesso anche l’erezione del pene, poiché questa è innescata dall’eccitazione mentale. Quindi al problema della scarsa durata si aggiunge, molto spesso, quello della disfunzione erettile con conseguenze psicologiche per il maschio e la coppia spesso devastanti e deprimenti.
- Alcuni uomini, oltre a non provare piacere perché il pene diviene troppo insensibile, non riescono a raggiungere del tutto l’orgasmo.
- La sostanza farmacologica anestetizzante della crema ritardante può essere assorbita anche dalla mucosa vaginale durante la penetrazione, con la conseguenza che anche la partner si ritrova a sperimentare gli stessi effetti collaterali dell’uomo come la mancanza di piacere o l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo femminile.
- La lidocaina, la prilocaina e la benzocaina contenute nelle creme ritardanti possono interagire negativamente con altri trattamenti farmacologici come gli ansiolitici e gli antidepressivi, oppure creare reazioni allergiche al pene e vaginali come arrossamenti e fastidiosissimi pruriti.
- Infine la crema ritardante non è un rimedio definitivo per l’eiaculazione precoce, poiché non cura il problema alla radice istruendo il maschio su come controllare e ritardare in modo autonomo il riflesso eiaculatorio.
Anche altri rimedi per ritardare l’eiaculazione non sono privi di effetti collaterali negativi. Alcuni trattamenti farmacologici per ritardare l’eiaculazione vengono a volte prescritti durante sedute terapeutiche presso lo psicologo o il sessuologo, come durante la terapia mansionale di coppia.
In questo caso lo specialista, dopo una attenta e approfondita analisi del paziente e alcune prescrizioni comportamentali verso entrambi i membri della coppia, può valutare la somministrazione di alcuni farmaci come alternativa alla crema ritardante.
In questo caso si utilizzano alcuni generi di psicofarmaci antidepressivi, per l’esattezza i serotoninergici (SSRI), sfruttando uno fra i tanti effetti collaterali di tali farmaci che è quello di desensibilizzare l’intera area genitale rendendo all’uomo più difficile raggiungere l’orgasmo ed eiaculare.
Gli antidepressivi più utilizzati per il trattamento terapeutico dell’eiaculazione precoce sono:
- sertralina (Zoloft)
- paroxetina (Sereupin)
- fluoxetina (Prozac)
- clomipramina (Anafranil)
- dapoxetina (Priligy)
Ma gli psicofarmaci antidepressivi sono fonte molto spesso anche di altri possibili effetti collaterali, i quali ovviamente non si sposano bene con le dinamiche sessuali di coppia. Infatti,m altri possibili effetti collaterali possono essere:
- senso di nausea
- torpore mentale, sonnolenza
- bocca secca e mancanza di salivazione
- diminuzione del desiderio sessuale e della libido
- mancanza di eccitabilità sessuale
- difficoltà nell’ottenere l’erezione, disfunzione erettile
Ovviamente si tratta di trattamenti farmacologici che solo il medico o uno specialista può prendere in considerazione, come coadiuvante di una terapia psico-sessuologica.
Esistono alternative valide alla crema ritardante? Il prerequisito necessario per poter ritardare l’eiaculazione, senza fare uso di pericolosi farmaci o di creme ritardanti poco efficaci, è quello di essere in grado di saper controllare il riflesso eiaculatorio in modo autonomo. In pratica è la capacità di interrompere e controllare lo stimolo eiaculatorio, che può permettere al maschio di ritardare l’orgasmo e durare più a lungo, durante i rapporti sessuali con la partner.
Finora la medicina e il mercato occidentale hanno cercato di trovare una soluzione a questo diffusissimo disturbo sessuale (l’eiaculazione precoce) solo attraverso la farmacologia, ma gli effetti collaterali delle varie soluzioni proposte non rendono creme ritardanti e psicofarmaci soluzioni veramente valide e definitive per trattare il problema. Oltretutto creando una sorta di dipendenza, dal prodotto utilizzato, per trattare il disturbo.
Nella medicina orientale invece il problema della durata a letto e della precocità nell’eiaculare viene affrontato da secoli, con un approccio totalmente differente e che non richiede né farmaci né altro.
Le tecniche tantriche orientali infatti si dimostrano molto più efficaci, rispetto a farmaci e ai prodotti ritardanti, nel risolvere il problema definitivamente e senza effetti collaterali possibili, insegnando al maschio come controllare e ritardare il riflesso eiaculatorio in modo autonomo e naturale per prolungare a piacimento la durata del rapporto sessuale.